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Plastic Free July ed economia circolare

Regenesi Staff

Plastic Free July ed economia circolare

ALL'ORIZZONTE, L'ALBA DI UNA NUOVA BELLEZZA SOSTENIBILE

La bottiglia di plastica che galleggia tra le onde – purtroppo, una delle tante – oggi trasporta un messaggio forte e chiaro: se non vogliamo ritrovarci immersi in un mare di rifiuti, dobbiamo raccogliere la sfida e salpare alla volta della green economy.

Ogni anno, circa 9 milioni di tonnellate di plastica invadono gli oceani, rappresentando per il nostro eco-sistema una grave minaccia, efficacemente sintetizzata dalla fondazione Ellen MacArthur nel doloroso annuncio del 2016, secondo cui, se procediamo di questo passo, nel 2050 i nostri oceani vedranno nuotare più plastica che pesci.

Di tale rischio siamo sempre più coscienti: basti pensare che il Plastic Free July, nato nel 2011 a Perth, Australia, come piccola iniziativa locale, è ora diventato un movimento di risonanza globale in grado di coinvolgere milioni di partecipanti in oltre 150 Paesi. Ogni anno, da sette anni, il movimento si propone come obiettivo la sensibilizzazione delle persone verso un impiego più consapevole dei materiali plastici, che si traduca non soltanto in una riduzione del loro utilizzo, ma soprattutto in una limitazione dello scarto, nell’ottica innovativa dell’economia circolare.

Infatti, se è vero che le proprietà isolanti e le caratteristiche tecnico-fisiche proprie della plastica la rendono – almeno oggi – un materiale difficile da sostituire, ancora più fondamentale deve essere il nostro impegno nel riciclarla. Al momento, dei 280 milioni di tonnellate di plastica prodotte al mondo ogni anno, soltanto un misero 3% viene riciclato; del restante scarto, il 10% arriva fino ai nostri mari. Numeri che suonano allarmanti, soprattutto agli occhi dei cittadini europei, sempre più attenti alla sostenibilità ambientale: in un recente sondaggio condotto dall’Eurobarometro, si evidenzia che, in Europa, 9 persone su 10 sono preoccupate per l’impatto ambientale causato dalla plastica.

È con tali premesse che, da gennaio 2018, l’UE si impegna a perseguire la Strategia europea per la plastica in una economia circolare”, un programma volto a rivedere l’intero flusso di progettazione, produzione, utilizzo e riciclo della plastica. Si tratta di un’opportunità anche per il mondo del green fashion e dell’eco-design, che, per riprendere il discorso del sociologo Francesco Morace, possono ritrovare nella plastica riciclata un potenziale quasi infinito di forme e colori.

Oggi, la chiave per un utilizzo consapevole dei materiali plastici non è perciò abolirli, ma impegnarsi a riciclarli; in tale contesto, raccogliere la sfida del Plastic Free July significa saper – ma, soprattutto, voler – guardare oltre l’inquietante mare di variopinti rifiuti per scorgere, all’orizzonte, l’alba di una nuova bellezza sostenibile.

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